Rosso

2016

Promossa in sinergia tra Curia, Comune e Soprintendenza, la personale Rosso di Maria Rachele Branca è stata presentata nel 2016, in occasione del Maggio nei Monumenti, presso il Palazzo Vescovile di Avellino e poi ad Agosto dello stesso anno negli spazi di Villa De Marco di Montella (AV) con il Patrocinio del Comune e dell’Associazione femminile “Ginestra”. 

In un percorso espositivo proiettato ad esaltare la materia scultorea nella sua plasticità, opere in terracotta ma anche in pietra, nonché diversi disegni ed elaborati vasi figurativi, hanno tracciato il tema della mostra a partire dalla metonimia tra il colore rosso, ricorrente nella produzione dell’artista irpina, ed una libertà di genere intrisa di sacrificio.

Le opere esposte al Palazzo Vescovile delineavano in divenire un excursus dedicato principalmente a vissuti al femminile, contemplando le storie di Fuluccia e de La Principessa di Bisaccia, de La Vacca di Fuoco, de L’Inchiodata, de La Celica, della piccola figura in terracotta refrattaria in Burqa e di Omaggio a Mefite; ma anche lo scenario evocato dalla scultura in pietra Marte che ulula alla Luna, dalla tela intitolata Toro Blue e dal bassorilievo Transumanza,  quale contestuale citazione di una Madre Terra genitrice e allo stesso tempo martire in nome di un’ingrata e tracotante umanità. L’esposizione presso Villa De Marco è stata invece ripensata in una versione ridotta e con qualche sostituzione, che, in funzione del luogo e della giusta lettura di ogni singolo lavoro, ha visto l’inclusione della tela Montagne e del bassorilievo in terracotta patinata a freddo su legno, Tori.

Opera centrale di entrambe le esposizioni, nonché immagine simbolica di questa mostra, è stata la “madre propizia” in terracotta refrattaria, qui riproposta in trono come da iconografia romana relativa alla Mater Matuta.